All'inizio degli anni Sessanta la Triumph decise di aggiornare la linea della propria roadster e, poi per staccarsi completamente dallo classico stile britannico delle prime serie delle TR, affidò l'incarico di disegnare una nuova carrozzeria al designer italiano Giovanni Michelotti. Michelotti, reinterpretò lo stile ma caratterizzante dei fari sporgenti incorporandoli nella griglia anteriore e mettendo in evidenza le due gobbe sul cofano. La linea divenne più slanciata da un motivo in rilievo sui brancadi e con le pinne sulla coda, irrinunciabili in quel periodo. La carrozzeria aumentava, anche se leggermente, rendendo più comodo entrare nella vettura e migliorandone l'abitabilità, il nuovo disegno della coda rendeva ben più sfruttabile il vano bagagli, prima era minuscolo. Dal punto di vista meccanico il nuovo modello che fu chiamato TR4 differiva ben poco dal precedente, per una migliore tenuta di strada il passo fu aumentato di qualche centimetro, il motore fu ulteriormente sviluppato, la cilindrata del 4 cilindri in linea aumentò fino a 2138 c.c. sviluppando una potenza di 105 cavalli. Infine il cambio fu ridisegnato e aveva tutte le marce sincronizzate e l'overdrive. La Tr4 fu lanciata nell'autunno del 1961 e inizialmente affiancò nelle vendite alla TR3B, per timore che la nuova linea fosse troppo innovativa per i gusti britannici, invece fu accolta favorevolmente. Per seguire la moda delle vetture "Targa" veniva anche proposta, come optional un lunotto posteriore fisso chiamato: "Surrey top". Nel 1966 ci fu una nuova versione la TR4 A, con sospensioni posteriori a ruote indipendenti, telaio riprogettato, piccole modifiche alla carrozzeria e al motore denominati IRS, La TR4 usci di produzione nel 1967.





